Le gare di marcia sono disciplinate dalla regola 230 che è compresa nel “Regolamento Tecnico Internazionale per le gare di atletica leggera” della IAAF (Federazione Internazionale di Atletica Leggera). I marciatori devono rispettare per l’intera durata della gara tale regola, diversamente i giudici possono prendere provvedimenti.
La parte più importante della regola 230 è il comma 2, dove è scritta la definizione di marcia in modo chiaro ed univoco. La definizione di marcia può essere ulteriormente divisa in due parti:
La Marcia è una progressione di passi eseguiti in modo tale che l’atleta mantenga sempre il contatto con il terreno, senza che si verifichi una perdita di contatto visibile (all’occhio umano).
Quando l’atleta in gara non rispetta questa prima parte, compie infrazione di SOSPENSIONE.
La gamba avanzante deve essere tesa (cioè non piegata al ginocchio) dal momento del primo contatto con il terreno sino alla posizione verticale.
Quando l’atleta in gara non rispetta questa seconda parte, compie infrazione di SBLOCCAGGIO.
Il resto della regola non parla più del gesto della marcia, ma tratta dei vari ruoli dei giudici, delle loro modalità di intervento e di altri importanti aspetti. Per gli atleti e gli allenatori è comunque fondamentale conoscere e documentarsi spesso su tutta la regola 230, poiché quest’ultima (come tutte le regole dell’atletica) negli anni può subire modifiche.
Download regola 230 in lingua inglese
estratta dalle “IAAF COMPETITION RULES 2018-2019”
Bisogna infine tenere conto che la regola della marcia è comunque legata alle altre, pertanto è consigliabile avere un quadro completo di tutte le norme dell’atletica leggera.
Norme tecniche per l’atletica leggera su sito fidal.it
Norme internazionali per l’atletica leggera su sito iaaf.org