R230: la squalifica

Il giudice capo non ha il potere decidere da solo una squalifica, ma la notifica all’atleta in base alla somma delle proposte di squalifica. L’unico caso in cui decide autonomamente la squalifica è quello previsto dalla regola 230.4(a).

La squalificaregola 230.7(a)
Quando, relativamente allo stesso atleta, tre cartellini rossi vengono inviati al giudice capo da tre giudici diversi, l’atleta è squalificato e gli sarà data notifica del provvedimento dal giudice capo, che gli mostrerà la paletta rossa. Un atleta squalificato dovrà immediatamente abbandonare il percorso di gara.regola 230.7(d)

Il giudice mostra all’atleta la paletta rossa per comunicargli la squalifica [1]

La mancanza della notifica di squalifica non annulla il provvedimento. Ad esempio se un atleta riceve il terzo cartellino rosso negli attimi finali di gara, e il giudice capo non riesce a mostrargli la paletta rossa prima dell’arrivo, la squalifica ha comunque effetto e verrà notificata appena possibile.

Squalifica negli ultimi 100 metri di gararegola 230.4(a)
Solo nelle maggiori competizioni come Olimpiadi, Mondiali, Europei, campionati o incontri di Area, il giudice capo ha il potere di squalificare in modo diretto negli ultimi 100mt di gara, quando il concorrente commette chiaramente infrazione di sospensione o sbloccaggio. Questo provvedimento è immediato e non dipende dal numero cartellini rossi ricevuti dall’atleta fino a quel momento. In questo caso l’atleta potrà terminare la gara, ma la squalifica gli verrà notificata appena possibile dopo l’arrivo.

Note:
1 – foto da archivio personale di Emmanuel Tardi