Concetti base per l’allenamento dei giovani marciatori U16

L’allenamento giovanile della marcia deve sempre tenere conto:

1.Dello sviluppo e del benessere psicologico del giovane

2.Della comprensione del regolamento da parte del marciatore

3.Del rispetto del regolamento

4.Dello stretto legame tra lo sviluppo fisico e tecnico del giovane

Come per tutte le altre discipline dell’atletica leggera, la corretta seduta di allenamento è sempre composta da:

  • riscaldamento (fase preparatoria) => attività blanda
  • seduta di allenamento vero e proprio => attività alla giusta intensità
  • defaticamento (fase di ritorno alla quiete) => attività finale più blanda del riscaldamento

E’ importante far abituare il giovane alla «ritualità» del riscaldamento -> allenamento -> defaticamento .

Gli esercizi per la tecnica di marcia possono essere utilizzati sia come completamento del riscaldamento che come integrazione all’allenamento vero e proprio. Un esercizio va eseguito nel modo corretto e a velocità adeguata affinché sia utile allo scopo.

Bisognerà sempre tenere conto della scarsa coordinazione dei giovani principianti e non pretendere esecuzioni perfette. Gli esercizi per la tecnica non vanno abbandonati con la crescita dell’atleta, ma rimarranno sempre un elemento dell’allenamento. Dai 14 anni in poi il miglior momento per assimilare la giusta tecnica sarà quando si marcia vicino alla velocità di gara.

Per i giovanissimi si dovrà iniziare con giochi di gruppo utili all’apprendimento base del gesto, evitando esercizi individuali che non sarebbero compresi ne eseguiti adeguatamente, e soprattutto risulterebbero noiosi. Alcuni esempi:

– Partita di Mini-Basket marciata

– Inseguimento a squadre su distanze brevi

– Acchiapparello (es. chi scappa corre, chi insegue marcia alternando i ruoli al suono di un fischietto)

– Giochi di staffetta (es. staffetta di marcia usando come testimone un pallone da basket)

Chiaramente i giochi si possono anche inventare.

Dopo il primo avviamento si potranno affrontare anche sessioni di esercizi individuali e a coppie. Una carrellata non esaustiva degli esercizi è la seguente:

  • Andature classiche per la corsa (doppio impulso, corsa a ginocchia alte, corsa calciata)
  • Andature ed esercizi per i piedi (mobilità della caviglia, rullate)
  • Andature per l’appoggio del piede (sui talloni, punte, esterno piede)
  • Andature di marcia per le braccia (coordinativi sia da fermo che in movimento, anche a coppie)
  • Marcia con i bastoni (marcia tenendo il bastone in varie posizioni)
  • Marcia con la palla da basket o palline da tennis (marciare palleggiando o passando la palla ad un compagno che marcia affiancato)
  • Marcia con la corda (marcia tenendo una corda tesa tra due o più atleti affiancati)
  • Andature di marcia per l’ampiezza/frequenza del passo (marcia alternata ampia/frequente)
  • Esercizi e andature per la mobilità del bacino (marcia «senza braccia» o incrociata, slanci da fermo)
  • Marcia a slalom (slalom tra birilli, marcia in cerchio, a spirale, ad «otto»)

Fonti di riferimento:
– Corso 2015 per formatori di marcia giovanile: manuale multimediale (di Emidio Orfanelli e Stefano La Sorda per Fed. Svizzera di marcia)
– Manuale dell’allenatore FIDAL (ed. 1992 e 2000)
– Manuale dell’Istruttore di atletica leggera FIDAL (ed. 2010)
– Perché e come insegnare la marcia a scuola (Articolo di Antonio La Torre presente sul numero 6 di Atletica Studi del Nov-Dic 1997)
Come e quanto si deve allenare un giovane marciatore (di Armando Zambaldo per FIDAL Veneto)

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