
Nelle produzioni cinematografiche italiane la marcia è apparsa raramente, rispetto ad altre discipline sportive, il più delle volte in modo comico. Tutti dovrebbero ricordare la "maratonina" del film Mamma mia che impressione (1951, diretto da Roberto Savarese), con protagonista un biondo Alberto Sordi in gara assieme a dei veri marciatori del periodo che fecero da comparse. Tra questi Mario Lelli (famoso per aver stabilito nel 1952 il record mondiale di marcia all'indietro), Carlo Bomba (detto ...
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