Schwazer: THE END. Le motivazioni del respingimento della Corte Federale Svizzera.

La verità che abbatte le speculazioni del presunto complotto. La Corte Federale Svizzera ha finalmente pubblicato le motivazioni del respingimento della richiesta di revisione (e quindi richiesta annullamento della squalifica e di nuovo processo davanti al TAS di Losanna) di Alex Schwazer. L’ex atleta di Racines aveva fatto l’ennesimo tentativo per cercare di rientrare alle competizioni prima di luglio 2024, basandosi sull’archiviazione penale del Tribunale di Bolzano (giudice Walter Pelino) che gli aveva consentito di evitare un altro processo scomodo e pericoloso, perchè avrebbe rischiato la seconda condanna penale per il medesimo reato doping.

La giustizia sportiva e quella ordinaria si muovono su piani diversi e la sola e stretta via era quella di fare un nuovo ricorso al Tribunale Federale Svizzero, unico a poter ribaltare le decisioni del TAS di Losanna, ovviamente sempre su basi concrete. Evidentemente quest’ultimo presupposto non c’è mai stato, perchè nonostante la gioia per una archiviazione spacciata per sentenza, la inusuale decisione di archiviazione del giudice Walter Pelino si basa su una ipotesi che non può influire sulla squalifica sportiva di Schwazer, appunto perchè non ha provato alcuna manipolazione ne tantomeno ha condannato o identificato i presunti colpevoli del presunto complotto. Queste le parole usate dalla Corte Federale Svizzera che spiegano la decisione di respingimento già presa mesi fa:

“una parte può chiedere la revisione di un lodo se da un procedimento penale risulta che il lodo a lei sfavorevole è stato influenzato da un crimine o da un delitto; non occorre che sia stata pronunciata una condanna dal giudice penale; se il procedimento penale non può essere esperito, la prova può essere addotta in altro modo … la dottrina ha già avuto modo di specificare che procedimento penale deve avere per oggetto la punizione del crimine o del delitto che ha influenzato il lodo … In concreto la decisione su cui si fonda la domanda non ha per oggetto il reato (la manomissione dei campioni di urina per farli risultare positivi al controllo antidoping) che avrebbe influito sul lodo, ma concerne una procedura penale diretta contro l’istante medesimo per un’altra infrazione. Ciò basta per escludere la possibilità di prevalersi con successo del predetto motivo di revisione.

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:
1. La domanda di revisione è respinta.
2. Le spese giudiziarie di fr. 5’000.– sono poste a carico dell’istante.
3. L’istante verserà alle controparti 1 e 4 la somma di fr. 4’000.– ciascuna a titolo di ripetibili per la procedura innanzi al Tribunale federale.”

Quindi Alex Schwazer oltre all’ennesima sentenza avversa dovrà pagare anche le spese legali di World Athletics e WADA e il suo periodo di squalifica rimarrà invariato. Qui il testo della decisione completa

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